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SAN BIAGIO PLATANI
Cenni Storici
Centro abitato, fin dai tempi più remoti, il territorio di San Biagio Platani, situato su un altopiano, presenta tracce di insediamenti romani, bizantini e saraceni.
San Biagio fu chiamata San Biagio Platani nel 21 febbraio del 1863.
In corso Umberto I spiccano la Chiesa del Carmelo del XVIII sec.,e la Chiesa Madre, anche’essa del XVIII sec., dedicata a S. Biagio vescovo e martire, patrone del paese.
Particolarmente apprezzato per le produzioni agricole di pistacchi, olio, mandorle e arance, particolarmente fiorente è anche l’artigianato in cui spiccano le produzioni tipiche di oggetti in legno e pietra acquistabili nelle botteghe artigianali del centro abitato.
San Biagio Platani diede i natali a molti artisti, tra i quali padre Fedele Tirrito, insigne letterato e pittore del Settecento siciliano le cui opere sono visibili presso la settecentesca Chiesa Madre.
Ma la manifestazione più singolare che richiama ogni anno una massiccia presenza di turisti, è certamente quella di Pasqua.
Ma in questi ultimi decenni la festa degli Archi di Pasqua ha avuto un’evoluzione che le ha conferito un grande effetto spettacolare, al punto da richiamare la curiosità degli studiosi delle tradizioni popolare che hanno scritto pagine interessanti, ricche di documentazioni fotografiche.
E poi il pane, che assume forme di notevole forza espressiva e costituisce l’elemento essenziale dell’addobbo. Si tratta di grandi strutture di canne, allestite nella via principale del paese, abbondantemente decorate con sculture di pane, rami di palme, artistici mosaici di legumi, cereali e frutta.